È una malattia acuta e febbrile, causata dallo Streptococcus equi, che si contrae più facilmente nei cambi di stagione, quando l'animale deve
acclimatarsi. I cavalli giovani sono più soggetti a questa malattia che non gli adulti. L'adenite è contagiosa e il suo contagio è dato dallo scolo
nasale. I sintomi sono: scolo nasale, infiammazione alle vie respiratorie e rigonfiamento con successiva suppurazione dei gangli linfatici. Con il comparire dei primi sintomi il cavallo perde l'appetito, e la faringi te, che sempre accompagna l'insorgere dell'adenite, impedisce al cavallo di bere e fa sì che esso
tenga la testa in una posizione lievemente distesa in avanti, il che non è assolutamente regolare. La febbre tende ad aumentare con l'ingrossamento
dei gangli linfatici posti sotto la gola. Quando il gonfiore, che è dolorosissimo, aumenta al massimo i gangli "scoppiano", cioè si aprono e lasciano uscire un pus giallognolo e denso. A questo punto inizia la guarigione: la febbre scende, l'appetito torna e il cavallo comincia la sua ripresa. Perché il cavallo guarisca, la malattia va riconosciuta e affrontata prestissimo, ai primi sintomi.La cura si basa su antibiotici (accoppiamento streptomicina e penicillina) e sulfamidici. Le dosi sono generose e il periodo di cura variabile, ma mai inferiore ai 6-7 giorni.Una buona pulizia dei linfonodi suppurati e un'alimentazione liquida e nutriente aiuteranno. Per l'adenite esiste il vaccino.Una complicazione caratteristica di questa malattia è l'anasarca, un edema generalizzato al tessuto sottocutaneo,che si manifesta in modo evidente coprendo tutto il corpo di ponfi e rigonfiamenti.
(Tratto da "Conoscere il cavallo" scritto da Ravazzi Gianni , De Vecchi Editore)